C’è differenza tra avere intenzione e prendere la decisione di sottoporsi a un trapianto di capelli. La candidatura va analizzata a fondo e l’intervento deve essere approvato da un dottore competente in materia. La nostra filosofia si basa infatti sulla pianificazione di un intervento, e non sulla sua promozione. Ecco i nostri consigli per prepararsi correttamente un autotrapianto di capelli:
▪ Valuta una visita da un dermatologo per scongiurare eventuali Patologie del Cuoio Capelluto e confermare la diagnosi di una alopecia androgenetica.
▪ Valuta di sottoporti a una Terapia Farmacologica (Finasteride o Mixodil).
▪ Abbi Aspettative Chiare. Per rendere più consapevole il processo decisionale, le aspettative devono essere il più reali possibile. La concezione di miglioramento estetico è sempre soggettiva, pertanto va discussa e rapportata a uno o più parametri di riferimento.
▪ Non Avere Fretta. Leggi con attenzione le informative, studia nel dettaglio pregi e limiti delle tecniche (FUT vs FUE) e approfondisci le tue conoscenze consultando il nostro sito web. Spesso capita di farlo soltanto dopo l’intervento, capendo gli errori commessi e di aver scelto una clinica sbagliata o un chirurgo inesperto.
▪ Ricevi Una Nostra Consulenza. Confrontarti con il nostro staff per chiarire ogni dubbio o perplessità, per valutare i tuoi potenziali risultati finali e fissare un colloquio di presentazione dal vivo o su Skype con Francesco, il referente ufficiale del Dr. Mehmet Erdoğan & Dr. Gökay Bilgin.
Offriamo sempre al paziente una visione chiara e reale dei risultati che potrà ottenere con un nostro eventuale intervento. A differenza di molte cliniche straniere, non eseguiamo mai un intervento senza valutare adeguatamente le caratteristiche soggettive di una persona, perché si rischierebbe di non restituire un risultato adeguato e si correrebbe il rischio di compromettere gravemente la zona donatrice, rendendo così impossibili eventuali interventi di recupero. Illustriamo i limiti del caso specifico e rifiutiamo candidati non idonei per evitare di avere pazienti insoddisfatti. Ecco i fattori che consideriamo nella valutazione iniziale di un candidato.
Età. La calvizie è solitamente un processo progressivo. Quando il paziente ha meno di trent’anni è difficile prevedere quanti capelli perderà in futuro e in che aree ciò accadrà. La pianificazione dell’intervento in un soggetto giovane deve tener conto della probabile perdita di capelli indigeni, soprattutto se questi rifiuta il trattamento farmacologico con Finasteride.
Storia della Calvizie nella Famiglia. Sebbene non sia sempre un fattore predittivo di quella che sarà l’evoluzione futura dell’alopecia androgenetica nel paziente, il grado di calvizie dei parenti prossimi (papà, fratelli nonni) può essere a volte una piccola indicazione di quella che sarà l’estensione futura della calvizie del paziente.
Dimensione dell’Area Calva da Coprire. La situazione attuale del paziente è importante per capire quanti capelli saranno disponibili ora ed in futuro come risorsa all’autotrapianto. Occorre fare anche una previsione su quale sarà l’eventuale estensione dell’area calva da coprire, individuare il grado di avanzamento sulla scala Nordwood per valutare e calcolare la futura perdita di capelli.
Densità dei Capelli nell’Area Donatrice. È sempre necessario che un esperto valuti la disponibilità e la densità dei follicoli, l’assenza di cicatrici, lo spessore, la lassità e la vascolarizzazione del cuoio capelluto, e altre eventuali problematiche pregresse o concomitanti. Bisogna anche valutare il contrasto cromatico tra capelli e scalpo: per esempio una situazione di capelli molto scuri e sottili su pelle molto chiara e riflettente è la più sfavorevole. Vale la pena ricordare che l’area donatrice fornisce un numero limitato di unità follicolari e che l’estrazione deve essere eseguita in modo uniforme e moderato. Sarebbe assurdo svuotare la parte donatrice con l’intenzione di ripopolare il punto calvo: il risultato sarebbe molto poco apprezzabile esteticamente, non soddisfacente.
Caratteristiche dei Capelli. Gli individui di razza caucasica hanno una densità media che si aggira intorno alle 90-120 unità follicolari per cm2. Il calibro del capello, il suo colore, il contrasto cute/capello e il tipo di capello (liscio o riccio/mosso) sono tutte caratteristiche da prendere in considerazione per pianificare l’intervento chirurgico. Le caratteristiche del capello sono un fattore importante per determinare il livello di copertura che si può dare con l’intervento chirurgico e formare in modo corretto le aspettative del paziente.
Eventuali Interventi Precedenti. I risultati ottenibili dipendono anche dal fatto che il paziente si sia sottoposto in passato a chirurgie e dagli esiti delle stesse. Se il chirurgo deve gestire la zona donatrice disponibile residua vanno tenuti in conto fattori come presenza di eventuali cicatrici, eccessiva estrazione durante una precedente FUE (over harversting) e presenza di plug. L’over harvesting è l’eccessiva estrazione di unitá follicolari da una determinata zona.
I plug sono degli innesti mal posizionati o degli innesti che non rispecchiano i naturali gruppi di capelli all’interno dell’unità follicolari causando l’effetto a bambola. Per formare correttamente le proprie aspettative il paziente deve essere messo al corrente delle possibili difficoltà tecniche che potrebbero derivare dalla presenza di cicatrici precedenti, tessuto cicatriziale, innesti mal posizionati.