Approfondimento dell’unità Trapianto Capelli | Lettura collegata: Le zone dei Capelli | Grafiche: 2 | Link Studi: 4 | Tempo di Lettura: 3 minuti
Ci sono molte cliniche e medici che confondono i pazienti riguardo alle aree sicure della zona donatrice nel trapianto di capelli, per questo mi sembrava doveroso approfondire l’argomento.
Il cuoio capelluto della regione occipitale è stato a lungo considerato una zona sicura: si credeva infatti che tutti i capelli di quella zona fossero resistenti agli androgeni, ipotizzando di conseguenza una loro permanenza a vita.
Un efficiente utilizzo della zona donatrice oggi rimane il fattore più significativo per ottenere un risultato soddisfacente in un trapianto di capelli. Non esiste un’area definita sicura al 100% per la zona donatrice perchè questa varia a seconda delle razze. Di recente, con l’avvento di mega sessioni della tecnica FUE che prevedono il prelievo da aree sempre più grandi della regione occipitale, sono state poste diverse domande sulla definizione della safe donor zone. Sono inoltre emerse nuove problematiche come l’alopecia retrograda (diffuse unpattern alopecia – DUPA) e la possibile miniaturizzazione del cuoio capelluto occipitale. I tecnici che prelevano in maniera eccessiva dalla nuca violano i limiti della zona donatrice sicura con conseguenti scarsi risultati per i pazienti. È stato riconosciuto che l’area occipitale rappresenta la principale risorsa, tuttavia essa non deve essere interamente coinvolta nel prelievo chirurgico.
Questo articolo si concentra sul concetto di zona donatrice sicura in un paziente normale, un soggetto che non ha dunque alcuna complicazione come le sopracitate alopecia retrograda o cuoio capelluto diradato sulla nuca.
Il concetto Donor Dominance
del Dr. Orentreich
Il concetto della safe donor zone si basa sul principio fondamentale della dominanza della donor stabilita dal Dr. Norman Orentreich, colui che eseguì il primo autotrapianto di capelli nel 1959 a New York. Fu proprio lui a pubblicare un suo studio di riferimento in cui, oltre a descrivere l’intervento chirurgico, inventava il concetto di dominanza della zona donatrice per spiegare il principio basico della tecnica chirurgica: i capelli trapiantati continueranno a mostrare le stesse caratteristiche che avevano al momento della loro estrazione dalla zona donatrice. In altre parole i capelli sani che vengono estratti dalla parte occipitale o parietale dello scalpo, trapiantati nelle zone calve, continueranno a crescere nello stesso modo in cui sarebbero cresciuti nella zona donatrice.
Il primo studio del Dr. Unger nel 1994
La safe donor zone è stata proposta per la prima volta dal Dr. Walter P. Unger nel 1994 e tutt’oggi rappresenta la linea guida di riferimento nella Hair Restoration. Unger ha esaminato meticolosamente in uno studio il cuoio capelluto di 328 uomini scelti a caso con vari gradi di calvizie maschile che avevano più di 65 anni. Tale area consisterebbe più o meno in un parallelogramma nella regione parietale-occipitale.
Il limite inferiore da escludere dovrebbe essere tracciato dal chirurgo individuando l’area con una densità da 10 capelli in un cerchio dal diametro di 4 mm.
Due considerazioni.
Questo parametro potrebbe essere aumentato se si volesse avere un approccio più conservativo nei confronti della zona donatrice, alzando ad esempio il limite a 15 capelli (e non 10) in un cerchio dal diametro di 4mm. Questa parametro con l’invecchiamento del paziente potrebbe invece essere fissato a 8 capelli (e non 10) in un cerchio dal diametro di 4 mm.
La prima zona è alta 7 cm (71,7 mm per l’esattezza) e si inclina anteriormente in maniera parallela al margine dei capelli presenti dietro l’orecchio.
La seconda zona è più piccola: è alta circa 1 cm (12,3 mm pe l’esattezza) e il suo bordo anteriore si estende quasi 3 centimetri (28,6 mm per l’esattezza) oltre la linea tracciata verticalmente dal trago, in parallelo alla regione temporale.
L’area donatrice sicura si estende per altri 55,6 mm al di sopra della seconda zona, congiungendosi con la linea tracciata dal margine della regione centrale parietale. La terza zona risulta così alta circa 4 cm.
Successivamente il Dr. Unger è stato in grado di delineare una zona in cui le unità follicolari conserveranno uno stato permanente in circa l’80% dei pazienti di età inferiore agli 80 anni.
Questa zona si restringe a due misure:
– una larghezza che va dalla parte superiore dell’orecchio sinistro alla parte superiore dell’orecchio destro e misura circa 25 – 30 cm.
– un altezza di circa 7 cm
I limiti sopra indicati non sono suggeriti come perfettamente sicuri per tutti i pazienti, ma rappresentano le implicazioni dell’unica valutazione scientifica obiettiva di quest’area.
La considerazione del Dr. Alt
L’anno successivo il Dr. Patrick Alt ha suggerito che una linea disegnata perpendicolarmente dal canale uditivo esterno dovrebbe definire il bordo anteriore dell’area sicura. Nella maggior parte dei casi, il bordo anteriore della safe donor zone era alto da 6,5 a 7 cm e si restringeva spesso posteriormente.
Una linea orizzontale tracciata da un punto 2 cm al di sopra dell’orecchio a un punto corrispondente alla linea mediana della regione occipitale definisce il bordo superiore della safe donor zone.
Lo studio del Dr. Cole nel 2014
Il Dr. John Cole nel 2014 ha pubblicato uno studio eseguito su 64 caucasici e 30 asiatici, in cui suggeriva una definizione dell’area donatrice anche per la tecnica FUE.
Secondo Cole, l’area donatrice sicura totale era di 203 cm2 suddivisa in:
– temporale con estensione da 5,9 a 8 cm
– parietale con estensione da 8,1 a 9,7 cm
– occipitale con estensione da 6,2 a 8,6 cm
Per la FUE ha proposto una suddivisione della zona donatrice in 14 regioni: 8 regioni principali (più ricche di unità follicolari) e 6 regioni minori (meno ricche di unità follicolari). Ecco i dettagli:
– le regioni 1 e 5 misurano 3,5 × 5 cm
– le regioni 2, 3, 4, 6, 7 e 8 misurano 3,5 × 6 cm
– le regioni 9–14 misurano 3,5 × 2 cm
La considerazione dei dottori Bernstein e Rassman
I dottori Bernstein e Rassman hanno suggerito che la safe donor zone è composta da circa il 25% del cuoio capelluto e che solo la metà di questa area potrebbe essere prelevata in un intervento chirurgico. Hanno inoltre suggerito che una chiara delimitazione del bordo inferiore dell’area donatrice è leggermente controversa, poiché il margine inferiore può spostarsi verso l’alto con il passare del tempo.
Lo studio del Dr. Park nel 2014
Il Dr. Park ha definito la safe donor zone in relazione al vortice parietale (vortice o rosa dei capelli) coinvolgendo in uno studio ben 1008 maschi adulti coreani. Gli autori hanno concluso che l’azione progressiva dell’alopecia che va dalla regione del crown/vertex alla regione occipitale è l’elemento più importante per stabilire la zona donatrice sicura. Sarà difatti la previsione obiettiva e scientifica di questa progresso a consentire di tracciare una risorsa ottimale disponibile.
Ecco la legenda del grafico sottostante:
LV – Linea verticale che collega l’orifizio acustistico esterno al punto più alto del crown/vertex
VP – Vortice dei capelli parietale
BP – Bordo posteriore del vortice sulla regione occipitale
LO – Linea orizzontale che collega i bordi superiori di entrambe le orecchie
Quante unità follicolari possiamo prelevare da una zona donatrice sicura?
Vale la pena sottolineare che non può mai esserci uno valida safe donor zone per tutti i pazienti. La valutazione della storia familiare, della futura azione dell’alopecia androgenetica e l’esame clinico sarebbero necessari per confermare i confini sicuri di questa risorsa. Bisogna sempre propendere verso la cautela.
Basandoci sul modello più diffuso di Unger, quando si esegue la tecnica FUT (Strip) vengono utilizzati circa 2 cm di altezza su 7 cm disponibili dalla zona donatrice sicura, ottenendo solitamente un range che va da 4000 a 5000 unità follicolari. Resta ancora molto spazio idoneo che potrà essere utilizzato per successivi interventi FUT o FUE.
Quando si esegue la tecnica FUE invece si utilizza spesso la totalità dell’altezza di 7 cm della safe donor zone, ottenendo solitamente un range che va da 3000 a 4000 unità follicolari. Per questo motivo lo spazio andrebbe gestito con parsimonia e criterio in previsione di eventuali successivi interventi.
Questo modello di riferimento per la zona donatrice sicura dovrebbe continuare a fungere da linea guidaper la fase di prelievo di unità follicolari in un trapianto di capelli, indipendentemente dalla tecnica scelta.
I capelli possono essere prelevati da una zona donatrice non sicura?
Alcuni chirurghi hanno recentemente obiettato che i capelli provenienti da una zona donatrice non sicura, o da un’area meno sicura, possono essere prelevati dopo un adeguato consenso da parte del paziente. Pur essendo a conoscenza che tali capelli potrebbero scomparire in futuro, la loro considerazione è che il paziente si godrà il risultato per un tempo sufficiente.
Questo approccio è la conseguenza di una maggiore diffusione della tecnica FUE e di una domanda di mercato ossessionata dalle sessioni di prelievo ampie. Le maxi sessioni possono essere realizzate solo accedendo alla zona donatrice non sicura o prelevando da altre zone del corpo. Poiché i peli corporei hanno alcuni limiti, risulta più allettante per il chirurgo prelevare esclusivamente dal cuoio capelluto, in particolare in un paziente non preparato che si preoccupa soltanto di avere il maggior numero di unità follicolari possibili.
Un aspirante paziente, già stressato dalla calvizie, oggi sbaglia facilmente e crede a tutto quello promesso in uno slogan pubblicitario. Prelevare da zone sbagliate porta a una futura perdita dei capelli trapiantati. Le maxi sessioni fanno risparmiare (un intervento invece di due) ma creano una condizione che andrebbe evitata per ogni caso di calvizie, anche quelli più disperati.
Conclusioni
La regione occipitale-parietale non è da considerarsi interamente una zona donatrice sicura.
La zona donatrice sicura a disposizione del trapianto di capelli è sempre limitata.
Il chirurgo specializzato in trapianti di capelli deve sempre contrassegnare correttamente la tua zona donatrice sicura per garantirti risultati duraturi nel tempo.
Le unità follicolari prelevate da una zona donatrice non sicura rischiano di non crescere o di avere una durata molto breve rispetto a quelle prelevate da una zona donatrice sicura.
Scegli la tua clinica saggiamente con chirurghi ben qualificati, che conoscono bene il concetto di safe donor zone e che non ne violano il limite superiore e inferiore per il prelievo delle unità follicolari.
Le cliniche che dichiarano interventi FUE da 5000/6000 unità follicolari oltre a provocare il famoso fenomeno antiestetico dell’overharvesting, lo svuotamento e il diradamento della regione coinvolta nel prelievo, non garantiscono l’attecchimento e/o la permanenza di quelle unità follicolari, che cadranno probabilmente dopo qualche anno dall’intervento.
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